Cammino per Cassano dormiente [1]
e il castello domina austero
il fiume e il flusso bizzoso,
la luna si bagna nell’Adda [2]
e si spoglia di ogni sua voglia,
per strada un gatto soltanto
che saetta tra auto e cassoni
e le piccole vie sono vuote
e svestite di ogni rumore.
M’infilo in un vicolo scuro
e le pareti scrostate e ingiallite
odoran di vecchio paese
con la piccola chiesa e il suo altare
a render l’odore dei lumi
e dei muri dai santi abbracciati.
L’affresco si dice sia sacro
e gli anziani si segnano a dito
che si sa, a non farlo sta male
e Dionigi mi guarda severo, [3]
chiedo scusa se passo per caso
ma Cassano mi piace svuotata
e per questo cammino da solo
tra le case e le ville silenti.
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[2] Il fiume Adda attraversa il territorio di Cassano, in passato fungeva da confine naturale tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Sulle sue sponde sorse il Castello Visconteo, roccaforte a lungo strategica per il controllo del passaggio di eserciti e re.
[3] San Dionigi, a cui è dedicata la Chiesa di San Dionigi (con gli affreschi dei Fiamminghini e del Cinisello). Proprio nel luogo in cui sorge questa chiesa, il 17 agosto 1615, avvenna la guarigione di uno storpio bresciano. L’affresco della Madonna esposto all’esterno della chiesa si dice sia sacro.